“Dai valore alla tua azienda! Scegli la modalità formativa più adatta a soddisfare le esigenze della tua impresa”

 

 

 

La formazione continua

Lo sviluppo della persona e la competitività delle imprese sono strettamente legati alla loro capacità di promuovere e avviare processi di innovazione, capacità che si raggiunge solo attraverso percorsi formativi volti all’aggiornamento e alla qualificazione professionale. È questo l’obiettivo della formazione continua dei lavoratori.

Finalizzata al mantenimento delle condizioni di occupabilità lungo l’arco della vita e allo sviluppo della capacità di adattamento dei lavoratori al mondo del lavoro, la formazione continua costituisce una componente essenziale della formazione permanente.

Le attività di formazione continua possono essere predisposte dalle aziende oppure essere svolte autonomamente dai lavoratori.

Come si svolge la formazione continua?

La formazione continua può essere attuata tramite appositi Fondi Interprofessionali o tramite il Fondo Sociale Europeo.

Il Fondo Sociale Europeo

Per poter attuare la formazione continua tramite il fondo sociale europeo è necessario attendere l’uscita di apposti avvisi pubblici, come il recente avviso 4/2016 denominato Piani Formativi Aziendali, che con modalità a sportello, cioè fino ad esaurimento delle risorse, mira a sostenere iniziative in materia di formazione e qualificazione professionale atte a :

contribuire al miglioramento culturale e professionale dei lavoratori;

rispondere ai fabbisogni manifestati da singole aziende impegnate in processi di riorganizzazione e/o innovazione o di aggiornamento.

L’avviso prevede la possibilità di attuare diverse tipologie di Piani Formativi sia monoaziendali o pluriaziendali

(connessi ad esigenze formative comuni a più imprese), nel dettaglio:

Tipologia a) piani formativi di aggiornamento delle competenze professionali;

Tipologia b) piani formativi di riqualificazione dei lavoratori delle imprese a seguito di mutamenti di mansioni previste dall’art. 2103 codice civile;

Tipologia c) piani formativi di aggiornamento e/o di riqualificazione dei lavoratori delle imprese a seguito di nuovi investimenti e/o nuovi insediamenti produttivi e/o programmi di riconversione produttiva, avviati non prima di due esercizi sociali antecedenti la presentazione della candidatura e non oltre la data di presentazione del piano formativo.

Cosa sono i fondi interprofessionali

Recentemente, con l’articolo 118 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (integrato dall’art. 48 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289), è stata disposta l’istituzione dei Fondi paritetici interprofessionali nazionali per la Formazione Continua, costituiti attraverso accordi interconfederali tra le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Scopo dei Fondi è quello di promuovere l’accrescimento della formazione continua, ovvero di sostenere e finanziare la qualificazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori. Attraverso il finanziamento di piani di formazione concordati tra imprese e sindacati, i Fondi intendono promuovere, quindi, la crescita occupazionale e la competitività delle imprese. Attualmente esistono innumerevoli fondi come Fondimpresa, Fonditalia e molte altre, tra cui poter scegliere in base alle caratteristiche ed esigenze aziendali.

 

Chi può aderire ai fondi?

Possono aderire ai Fondi interprofessionali, tutte le aziende che sono tenute a versare all’INPS per i propri dipendenti il contributo relativo alla “disoccupazione involontaria” di cui all’art. 12 della legge n. 160/1975, così come modificato dall’art. 25 della legge quadro sulla formazione professionale n. 845/1978 e successive modificazioni.
Dato che sono contributi che le aziende devono comunque pagare, possono ottimizzarle a loro vantaggio.
Ecco allora che viene in aiuto la legge 388 del 2000 (art.118), che consente alle imprese di destinare lo 0,30% del contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria attraverso il modello Uniemens alla formazione dei propri dipendenti, attraverso i Fondi Interprofessionali.

Come aderire ai fondi?

Aderire ad un fondo interprofessionale è davvero molto facile e non comporta alcun costo per l’azienda.
Per aderire ai Fondi è necessario scegliere nella “Denuncia Aziendale” del flusso UNIEMENS aggregato (ex modello DM10/2), all’interno dell’elemento “Fondo Interprof”, l’opzione “Adesione” inserendo il codice del Fondo e il numero dei dipendenti interessati all’obbligo contributivo.
L’azienda inizia ad accantonare i fondi dal mese di competenza della Denuncia Aziendale (ex DM10/2) nel quale è stato inserito il codice del Fondo scelto.
L’adesione è unica e non va rinnovata ogni anno.
L’adesione a un Fondo non comporta alcuna spesa aggiuntiva per l’impresa