Il mediatore culturale: La formazione al servizio dell’integrazione

Il mediatore culturale: La formazione al servizio dell’integrazione

La nostra società è sempre più multiculturale. Per tale ragione, è importante costruire figure professionali incentrate su questo ambito, sempre più importante nella nostra quotidianità. E proprio questa la figura professionale che intende costruire il “Fermi” nell’ambito di un corso di cui sono aperte le iscrizioni.

Il mediatore interculturale è un operatore sociale che facilita la comunicazione tra individuo, famiglia e comunità nell’ambito delle azioni volte a promuovere e facilitare l’integrazione sociale, sanitaria e culturale dei cittadini immigrati. Svolge attività di mediazione e di informazione tra i cittadini immigrati e la società di accoglienza favorendo la rimozione delle barriere culturali e linguistiche, la valorizzazione della cultura di appartenenza, promuovendo la cultura dell’accoglienza, l’integrazione socio economica e la fruizione dei diritti e l’osservanza dei doveri di cittadinanza. Il mediatore interculturale facilita l’espressione dei bisogni dell’utente da un lato e delle caratteristiche, risorse e vincoli del sistema dell’offerta dall’altro, propone le prestazioni, collabora con gli Enti/gli operatori dei servizi pubblici e privati affiancandoli nello svolgimento delle loro attività e partecipando alla programmazione, progettazione, realizzazione e valutazione degli interventi.

Ha una adeguata conoscenza della lingua italiana, una buona conoscenza della lingua madre o della lingua veicolare scelta ai fini della mediazione e dei codici culturali sottesi del gruppo di immigrati di riferimento del contesto in cui l’attività si svolge. E’ dotato di adeguate capacità comunicative, di relazione e di gestione dei conflitti.

 

Durata: 600 ore di cui 420 ore di lezioni frontali e 180 ore di stage da svolgere presso:

  • ufficio stranieri,
  • anagrafe,
  • uffici di relazione con il pubblico,
  • centri e servizi per l’impiego,
  • uffici speciali per l’immigrazione,
  • commissariati di polizia, tribunali, carceri,
  • centri di accoglienza,
  • istituzioni formative,
  • servizi sanitari, socio-sanitari, sociali, socio-assistenziali,
  • cooperative e associazioni che promuovo progetti di integrazione socio-culturale,
  • sportelli per l’integrazione socio-sanitaria-culturale degli immigrati.

 

Requisiti di ingresso: essere in possesso di un titolo di istruzione secondaria di secondo grado

 

Attestato Rilasciato: Previo superamento dell’esame finale i corsisti potranno conseguire un Attestato di Qualifica professionale riconosciuto dalla Regione Puglia ai sensi dell’art. 14 della legge 845/78 spendibile su tutto il territorio nazionale.

 

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